Sono in possesso di un angoscioso segreto a proposito di Silvio Berlusconi che da anni cerco di vendere alle principali testate giornalistiche a prezzi sempre più stracciati (ma comunque loro non abboccano), e siccome sto per morire lo rivelo al colto e all’inclita, urbi et orbi da questo mio blog.
Il Silvio Berlusconi che oggi vediamo è uno dei tre personaggi del romanzo di Philip K. Dick “Noi terrestri”, che il geniale autore scrisse negli anni 50 ma non pubblicò mai perchè la trama (una evolutissima razza aliena piazza fra il 1911 e il 1947 tre suoi androidi, convenzionalmente noti come Ronald, Silvio e Arnold, come avamposti di una colonizzazione della Terra, col compito strategico di abbassare il livello culturale e intellettuale dell’intero pianeta, ma tutti e tre moriranno in stato di assoluta demenza dopo aver realizzato solo in parte la loro missione) sembrava esageratamente fantasiosa perfino ad un allucinato come lui.
Approfittando di uno squarcio dello spazio-tempo e di una curvatura della parallasse dell’orbita di Melone 3, i tre personaggi riuscirono ad evadere dalle pagine del romanzo, estromettere i veri ed intelligentissimi, Ronald Regan, Silvio Berlusconi e Arnold Schwarzenegger dalle loro vite reali spedendoli in un universo parallelo, e spargere il nero seme dell’entropia in tutto l’Occidente.
Questo avvenne il 12 luglio 1956 e provocò delle strane modificazioni nei diretti interessati: Regan cambiò completamente il suo atteggiamento nei confronti di John Wayne, cominciando a trattarlo con sarcastica sufficienza; Berlusconi, all’esame di Diritto Soggettivo e Inopinato esplose in tre stentorei “Mi consenta!!!” che spinsero il docente a rispondergli “Io non le consento, si riprenda il suo libretto e ritorni quando sarà tornato in possesso delle sue facoltà mentali” e Arnold Schwarzenegger urlacchiò al suo vicino di banco delle elementari “Ach so! La prossima volta che mi rubi la merendina ti do l’ergastolo”.
Quando poco prima di morire Philip Dick visitò il set di “Blade runner” e si imbattè in Arnold, i due si guardarono a lungo ognuno pensando “Ma dove czz l’ho visto questo qua?”.
Quindi ci sono delle gran brutte avvisaglie per l’androide n. 2: la fuga dalle pagine del romanzo purtroppo non eviterà nè a lui nè all’altro superstite di seguire la sorte dell’androide n.1. Lo sforzo fatto per rincoglionire il mondo ha sventuratamente dei rinculi simili a quelli delle armi usate da Will Smith in Men in Black, e ogni perdita di informazione nel sistema-terra produce una analoga perdita di informazione nell’androide.
Pensate che la semplice creazione di Tele Alto Milanese ha fatto perdere a Silvio tutto d’un colpo sedici miliardi di bits, mentre la discesa in campo gli ha succhiato il 50% della dotazione mentale; le canzoni scritte con Apicella e il vulcano attivo nella villa in Sardegna non sono più atti ostili verso il Pianeta, ma avvisaglie del fatto che l’androide Silvio viaggia ormai col 5% della dotazione neurale del 1956.
Si calcola peraltro che la battuta “Non sono preoccupato per il debito pubblico americano. E’ abbastanza grande per cavarsela da solo…” abbia bruciato a Regan un numero di bit uguale al debito stesso.
Regan peraltro era dei tre il prototipo meglio riuscito, ha devastato l’economia americana e sparso pressapochismo e dilettantismo politico a piene mani ritirandosi dalla scena nel momento esatto in cui le sue risorse mentali erano ancora sufficienti per rilasciare interviste di senso compiuto; Berlusconi e Schwarzenegger hanno delle anomalie gravi che renderanno loro impossibile ritirarsi dalla scena politica prima che il loro stato di degrado emerga troppo vistosamente. Se avrete pazienza, vi godrete nel 2018 l’intervista che Schwarzenegger rilascerà in ologramma mondiale vestito da Conan il Barbaro e nel 2020 Apicella Presidente del Senato. Neanche Caligola era arrivato a tanto….
Non mi pare un extraterrestre, anzi, mi sembra la somma di tutti difetti dell’uomo volgare, insieme agli altri due. Antipatici in tre uno peggio dell’altro. Ma lui ha letto o meglio fatto leggere tutti i manuali per diventare politico così, tra Mussolini e Rasputin, alla ricerca del grumo delle peggiori emozioni della gente : la volgarità fatta e finita ma in doppio petto. Blah! Ciao Riri52
Li accomuna un talento istrionico fuori dal comune: pensa che questo post è la parziale riscrittura di un post del 2007 che tiene splendidamente ancora oggi (non del tutto, in realtà, l’Arnoldino un mezzo passo indietro dalla politica nel frattempo l’ha fatto). Ma vedo che stai ormai insidiando alla Miri Ella il ruolo di presidentessa del fan club e di mia più devota estimatrice, stante la diligenza con la quale leggi e commenti i miei post. Te ne sia fatta lode in cielo, terra e mare.
Caspita che scoop! Articolo geniale, mi sono divertita un mondo, non mi piace il “sto per morire”, ci vuoi privare della tua arguta e ironica scrittura, ma dai, lunga vita ancora.
Il Berlusconi assomiglia sempre più a Mussolini, che si sia incarnato il suo spirito nel nostro ex presidente del consiglio? Comunque non ce la farà questa volta: non la spunterà con le solite frottole che racconta.
Buona domenica, salutoni.
annamaria
Ormai su Berlusconi si può argomentare solo per metafore e allegorie: giacchè seguire le sue meteoropatiche ciclotimie e caleidoscopiche escursioni lungo tutto il possibile spettro delle dichiarazioni d’intenti è diventato un impegno superiore alle capacità anche dei più fantasiosi e ingegnosi.
I saluti sono largamente contraccambiati.
Ecco! Una non si può distrarre un momento e subito si trova senza l’ambito titolo!
E se piango? (non piango) E se dico che ci vedo sempre peggio? (questo, purtroppo, è vero). E allora? E allora mi arrendo e cedo la leadership alla Rita, che è troppo brava e ha anche un blog, che io non ce l’ho mica un blog, dove lei ci scrive delle cose bellissime e divertenti, anche se un po’ arcane, come quella sul misterioso Be che causerà la fine del mondo. Che io, devo dire, non l’ho mica ancora capito chi è questo Be. Boh!
Vuoi vedere che è uno degli alieni di cui si parla in questo fantasioso post?
Boh!
Cara Mirella, io ho detto che il titolo era insidiato, non che l’avevi perso. Era forse un modo per evocarti mediaticamente e vedere se c’eri ancora o ti eri data alla macchia o alle gioie dell’etilismo, che nella vita non si può mai sapere.
E poi se c’è un po’ di competizione interna il Fan Club ne guadagna, come sembra essere successo al Pd con l’acceso confronto fra Renzi e Bersani che poteva squassarlo dalle fondamenta e invece, sondaggi alla mano, ha avuto l’effetto di un tonico corroborante.
Quanto a BE, io pensavo fosse la Banca Europea. Ma forse mi sbaglio.
E’ vero che il mio commento poteva sembrare scritto da una in preda ai fumi dell’alcool. E invece era in puro stile noriano. Quasi puro.
E poi io sono astemia.
Come puro stile noriano debbo chiosare che non ho contato neppure un vero e proprio anacoluto che io ad esempio gli anacoluti mi vengono a manetta ma poi ci do un taglio, al massimo un principio di anacoluto a cavallo fra la terza e la quarta riga, e poi le virgole sono in numero eccessivo. Diciamo che era uno stile noriano discretamente imitato e che merita un incoraggiamento.
L’ipotesi che tu, come l’Alice di una vecchia canzone dei Nomadi, possa cercare tra le bottiglie le tue meraviglie era un’ipotesi paradossale ed iperbolica come per dire “La tua relativa ma percettibile latitanza ci porta ad ipotesi anche estreme ed esterne al buon gusto, al buon senso e alla buona creanza”. Tutto qui. Potevamo anche pensare alla fuga con un giovane nerboruto camionista (quasi nessuna scappa con un occhialuto geometra del catasto e neppure con uno smilzo professorino di applicazioni tecniche).
Sto guardando Benigni su Rai1, sta giusto spiegando cosa è secondo lui il Silvio eh eh eh eh eh da morire, fortissimo. ciao a presto baci
Ubi maior il minor va al cesso, secondo la boutade di un amministratore comunale della pedemontana parmense di qualche decennio fa.
Ho rispolverato questo mio vecchio glorioso post, che è quasi perfetto anche a qualche anno di distanza, senza immaginare che quel subdolo di Benigni mi avrebbe copiato nonché surclassato. Adesso lo copio io, prendo in braccio Pizzarotti come lui fece con Berlinguer o tento di violentare la Carrà in diretta televisiva (solo che lui l’aveva fatto 25 anni prima e lì c’era ancora qualcosa di interessante, adesso….).
Ah ah ah ah ah ah ah grande Luca!!!!!!